La manutenzione di un hard disk esterno è un’operazione che richiede pochi semplici accorgimenti, consentendo all’apparecchio di avere una lunga durata. Se lo si gestisce con estrema cura e cautela, un disco esterno di archiviazione dati può avere una longevità molto lunga, durando parecchi anni: per fare questo bisogna essere consapevoli che gli HDD sono apparecchi con componenti molto delicati al suo interno, per cui può bastare un semplice urto o caduta a terra per danneggiarlo irreparabilmente. Vediamo allora come affrontare di un hard disk esterno manutenzione e cura, scegliendo innanzitutto un prodotto di comprovata qualità per avere garanzia della sua efficacia nel tempo.
Quale hard disk è più resistente?
Come sappiamo esistono sul mercato hard disk esterni da 2,5 pollici e da 3,5 pollici, con i primi che rappresentano i classici modelli portatili, e i secondi quelli da desktop. Quali sono i migliori dal punto di vista della resistenza? Possiamo fare alcune considerazioni basilari:
- Gli hard disk portatili, essendo più facilmente soggetti a urti e cadute, possono essere realizzati con materiali più resistenti rispetto a quelli da scrivania
- La testina di un disco rigido è la parte più delicata, maggiormente esposta a usura o guasto a seguito di urto
- In commercio vi sono HDD anti urto denominati Rugged che hanno una maggiore resistenza rispetto ai modelli tradizionali, ma hanno un costo superiore
Rispetto agli HDD di natura meccanica vi sono in commercio dei dischi esterni a stato solido che offrono il top in fatto di resistenza: i cosiddetti SSD non hanno infatti piatti e testine in movimento ma funzionano mediante un circuito elettronico, risultano meno soggetti a rottura oltre che infinitamente più veloci, ma costano molto di più.
La protezione esterna e interna
Un buon hard disk esterno offre dal punto di vista della sicurezza una protezione esterna e interna: il case esterno per risultare resistente deve essere di metallo o di gomma rigida, mentre quelli i plastica sono troppo delicati e necessitano di una custodia protettiva se lo dobbiamo portare in giro con noi. Ma altrettanto importante
è la protezione interna in modo che piatti e testine non risentano di scossoni vari che potrebbero pregiudicarne le prestazioni. Anche per questo motivo è bene spendere qualche soldo in più ed acquistare un prodotto di qualità di un marchio affidabile, che assicura una realizzazione con materiali protettivi comprovati.
La pulizia di un hard disk esterno
Oltre ad evitare che il nostro hard disk esterno cada accidentalmente o subisca urti di vario tipo che potrebbero danneggiarlo, la cura e la manutenzione dell’apparecchio si esplicano anche attraverso una pulizia periodica, in particolare dalla polvere che a lungo andare potrebbe infiltrarsi nelle componenti interne, sebbene sia un’eventualità rara, e dall’umidità, che invece potrebbe generare qualche problema in più.
In commercio vi sono particolari custodie che sono anche impermeabili, che potrebbero tornare utili per proteggere l’apparecchio non solo dalla polvere m anche da eventuali schizzi d’acqua lasciando asciutto il nostro HDD.
In definitiva, l’unica manutenzione fisica fondamentale è quella di cercare di tenere l’hard disk in un luogo sicuro, ben custodito e con la giusta cautela nel manipolarlo: se non subisce urti e cadute, e non ci sediamo sopra inavvertitamente, possiamo stare piuttosto tranquilli.
Manutenzione tecnologica
Dal punto di vista tecnologico possiamo gestire il nostro disco esterno nella maniera che riteniamo più opportuna per aggiungere, cancellare o aggiornare i file presenti. Per la manutenzione
l’intervento più importante è la deframmentazione, perché a furia di scrivere e cancellare i dati si frammentano in tutta l’unità, rendendo molto più lento il processo di lettura. L’operazione va effettuata periodicamente controllando sempre nuovi file con un buon antivirus per scansionare l’eventuale presenza di malware.