Hard disk esterno: desktop o portatile? La scelta deve essere effettuata sulla base di alcuni parametri tecnici oltre che al costo, in modo da raggiungere un rapporto qualità-prezzo ideale. Il punto di partenza devono essere le proprie necessità: inutile acquistare un modello di alta gamma molto costoso se abbiamo bisogno di una memoria limitata e facciamo un utilizzo più sporadico del pc, così come dobbiamo valutare il comfort di utilizzo. E allora in questa guida abbiamo deciso di fornire agli utenti gli elementi necessari per agevolare il confronto tra i prodotti in commercio, partendo dalle caratteristiche tecniche per arrivare alle varie tipologie di hard disk esterno.
I parametri tecnici per il confronto
Non c’è bisogno di essere degli esperti informatici per effettuare un confronto tra hard disk esterni, basta tenere presente alcune caratteristiche tecniche basilari per un apparecchio di questo tipo. Quando scegliamo un disco esterno dobbiamo quindi considerare
- Memoria: partire almeno da una capienza di 500 GB, ma l’ideale è almeno 1 TB
- Connessione: per velocità di lettura e scrittura e compatibilità la scelta migliore oggi è l’USB 3.0
- Compatibilità: la gran parte degli hard disk esterni sono compatibili con qualunque sistema operativo, ma leggere sempre accuratamente in confezione
- Dimensione: gli hard disk possono essere portatili (2,5 pollici) oppure da desktop (3,5 pollici)
Vediamo in particolare di fare un confronto tra modelli portatili e quelli da desktop.
Quale tipologia di HDD scegliere
Come abbiamo accennato all’inizio della nostra guida, nella scelta di un disco fra 2,5 o 3,5 pollici molto dipende dalle esigenze personali. Vediamo di fare un confronto basilare sugli aspetti essenziali:
- Dal punto di vista del comfort d’uso i modelli portatili hanno il vantaggio di essere leggeri, compatti, facilmente trasportabili
- I modelli da desktop hanno una capacità di memoria superiore, mediamente sui 6 TB, ma alcuni modelli particolari possono arrivare anche a 8 o 10 TB, ma sono più ingombranti
- Tendenzialmente gli HDD portatili potrebbero più facilmente rompersi perché soggetti maggiormente a urti e cadute, ma proprio per questo esistono modelli in commercio specificamente antiurto di qualità più resistente
- Per quanto riguarda il costo i portatili vanno mediamente dai 50 agli 80 euro, mentre i modelli da 3,5 pollici possono superare anche i 150 euro
Volendo tracciare una conclusione al nostro ragionamento, possiamo affermare che i modelli da desktop sono consigliabili per utenti che devono utilizzare un HDD per motivi professionali gestendo una gran mole di documenti molto pesanti, tenendoli in studio o in ufficio in quanto piuttosto ingombranti, mentre i prodotti portatili sono più adatti a utenti comuni che hanno la necessità di avere una memoria esterna sempre in giro con sé, non necessariamente con una capienza molto elevata.
Le unità a stato solido
Finora abbiamo parlato di hard disk portatili o da desktop con unità magnetiche, che hanno un funzionamento meccanico al loro interno, in quanto prodotti più diffusi. Ma in commercio vi sono anche gli SSD, in cui la memorizzazione delle informazioni avviene in forma elettronica: le cosiddette unità a stato solido possono essere anch’essi portatili o da desktop, e presentano le seguenti caratteristiche
- Massima velocità di accesso ai dati
- Maggiore resistenza agli urti per cui garantiscono una maggiore protezione
- La capacità di conservazione dei dati nel tempo è inferiore agli HDD
- Le performance di un SSD possono essere limitati dall’interfaccia utilizzata, per cui è bene acquistarlo solo quando si è certi di ottenere prestazioni migliori
- In media gli SSD sono meno capienti degli HDD
- Il loro costo è molto più elevato
Il consiglio degli esperti informatici è di usare un’unità SSD come sistema principale sul quale installare il sistema operativo, per godere al massimo di velocità e resistenza, e utilizzare invece un hard disk magnetico esterno come unità secondaria per la memorizzazione dei dati.