Trovare hard disk esterni con connessione USB 2.0 oggi risulta abbastanza complicato, in quanto parliamo di una tecnologia obsoleta, che è stata superata da nuove versioni più evolute. Fortunatamente, nel caso si abbia un vecchio dispositivo di cui si voglia salvare il contenuto in un supporto esterno, buona parte degli hard disk esterni in commercio offrono una totale retro-compatibilità dal punto di vista della connettività, per cui è possibile in molti casi utilizzare anche un HDD con connessione USB 3.0 o 3.1, le successive evoluzioni dello standard tecnologico. L’unica controindicazione è che la velocità di trasferimento dati è assoggettata a quella supportata dal proprio computer, ma per chi è alla ricerca di hard disk con USB 2.0 non cambia assolutamente nulla da questo punto di vista.
Che cos’è USB
USB è l’interfaccia più diffusa e utilizzata nell’ambito degli hard disk esterni, sebbene non l’unica. Il termine è un acronimo di Universal Serial Bus, e la sua prima versione è stata introdotta nel mercato informatico nel lontano 1996, consentendo la comunicazione tra diversi dispositivi. Dal punto di vista strutturale
si presenta come un semplice cavo con due connettori che si inseriscono nei due estremi dei dispositivi. L’USB 2.0 e la gran parte delle evoluzioni successive ha un tipo di connettore denominato Type-A, perfettamente funzionante sulle porte di computer e dispositivi di vecchia generazione. Soltanto alcuni HDD esterni con interfaccia 3.1 di seconda generazione presentano un tipo di connettore diverso, ovvero Type-C, che non è invece compatibile con i dispositivi che supportano l’USB 2.0.
Eventuali problemi di connettività possono essere superati con l’acquisto di un adattatore, ma restano i limiti di velocità dipendenti al computer o altro dispositivo a cui si vuole collegare il disco esterno.
Velocità di trasferimento dati
Il limite maggiore che oggi presentano gli hard disk esterni con connessione USB 2.0 rispetto alle versioni successive riguarda la velocità di trasferimento dati, che è decisamente più lenta: basta fare un semplice confronto
per evidenziare il netto distacco tra l’USB 2.0, la quale ha una velocità teorica di 480 Mbps e reale di 280 Mbps, rispetto al’USB 3.0 o 3.1, che arriva fino a 5 e 10 Gbps nella velocità teorica di trasferimento dati. Anche acquistando un HDD esterno di interfaccia superiore al 2.0, esso sarebbe comunque assoggettato a quella del dispositivo collegato.
Hard disk con USB 2.0: conviene ancora?
Data l’evoluzione che ha avuto questa interfaccia è bene chiedersi se un HDD esterno con connessione USB 2.0 sia ancora conveniente. Bisogna premettere che per molti anni tale standard è stato largamente il più diffuso sul mercato, e viene ancora oggi utilizzato su molti dispositivi di vecchia generazione. Per questo motivo esistono aziende informatiche che tuttora producono dischi esterni con tale tipo di connessione, e la cosa può avere ancora diversi vantaggi, come ad esempio:
- Prezzo modico
 - Tecnologia sicura e affidabile
 - Nessun problema di connessione con dispositivi più veloci
 - Buon livello di funzionalità
 
Il rapporto qualità-prezzo di un hard disk con connessione USB 2.0 pertanto risulta essere allettante: l’unico vero svantaggio di un acquisto del genere come abbiamo detto è legato alla velocità di trasferimento dati, che se al momento della sua uscita all’epoca era considerata eccezionale, oggi sfigura a confronto con USB 3.0 e 3.1, per non parlare di Thunderbolt.
Come scegliere un prodotto valido
Attraverso l’ausilio di strumenti come i comparatori on line è possibile effettuare un confronto in tempo reale fra i prodotti presenti sul mercato, in modo da poter valutare se risulti conveniente l’acquisto di un determinato HDD con interfaccia USB 2.0. Ma come scegliere un prodotto di qualità? Quali parametri valutare nel raffronto fra le varie offerte presenti in Rete? A nostro avviso gli elementi principali da osservare in sede di acquisto sono
- Capienza
 - Robustezza
 - Maneggevolezza
 - Dotazione di software presente
 - Funzionalità extra
 
Chiaramente la capacità di memoria è un elemento imprescindibile per un HDD valido: partire da un minimo di 500 GB fino a 1 o 2 TB per un utente medio è quanto basta per avere un prodotto durevole e lungo utilizzo. Poiché in molti casi parliamo di un disco portatile, con formato 2,5 pollici, è importante che risulti resistente ad urti e sbalzi termici, mentre in genere rispetto a modelli più veloci capita sovente che tali dischi esterni abbiano funzionalità aggiuntive. L’importante è che abbia almeno un programma di crittografia e gestione del dispositivo che torna sempre molto utile.
Il costo
Nel settore dell’informatica è abbastanza usuale che, nel momento in cui viene immesso sul mercato un nuovo prodotto, quello precedente veda abbattere il proprio prezzo medio di vendita. Non fa eccezione il costo di un hard disk esterno con USB 2.0, che oggi si può trovare in un range di prezzo anche inferiore ai 50 euro, per cui è assolutamente abbordabile. Poiché non è sempre facile trovare nei negozi questi modelli con vecchie interfacce
è consigliabile effettuare una ricerca presso gli store on line specializzati, che soprattutto per necessità di liberare il magazzino potrebbero effettuare promozioni particolarmente allettanti per cui è possibile fare degli ottimi affari.
L’importante scegliere comunque sempre tra i migliori marchi in circolazione, che assicurano il top dal punto di vista delle prestazioni, come ad esempio Western Digital, Toshiba, Seagate ed altri ancora. Nella scelta può aiutare anche la lettura di recensioni utenti presso i forum specializzati, oppure negli spazi riservati all’interno degli stessi store di e-commerce, che aiutano a scoprire pregi e limiti del singolo prodotto attraverso l’esperienza diretta di altri acquirenti.
Conclusioni
Per chi utilizza computer e dispositivi di generazioni precedenti può ancora risultare conveniente scegliere hard disk esterni con connessione USB 2.0, che si trovano a prezzi molto economici ed offrono comunque livelli di prestazioni e di ottima affidabilità. Certo bisogna tenere presente del limite di velocità di connessione, che oggi appare decisamente lenta e datata rispetto alle interfacce di ultima generazione, ma se siete abituati a “viaggiare” con velocità limitate potrebbe risultare un fattore assolutamente secondario. Per parecchi anni USB 2.0 è stata l’interfaccia più diffusa, e questo vantaggio consente di trovare molti prodotti anche di tipo superiore che risultano totalmente compatibili, per cui le opzioni davvero non mancano.
