Quando parliamo di dischi esterni per archiviare dati in genere ci riferiamo agli HDD o dischi meccanici, oppure agli SSD, ossia le unità a stato solido. Invero vi è una categoria di prodotto che mescola le migliori qualità dei due apparecchi, gli hard disk ibridi o SSHD, che mettono insieme appunto grande velocità nella trasmissione dati con un’ampia capacità di memoria. In questa guida cerchiamo di spiegare in dettaglio quali sono le caratteristiche principali dei dischi SSHD, i quali sono sorti per ovviare anche a certi limiti dei prodotti a stato solido, compreso un costo non sempre abbordabile per una larga fetta di utenti.
Cosa sono gli hard disk ibridi
Letteralmente SSHD significa Solid State Hybrid Drive, in cui proprio la natura “ibrida” emerge come peculiarità predominante, mettendo insieme caratteristiche degli HDD e dei dischi SSD. Più in dettaglio
parliamo di dischi formati da unità magnetiche tradizionali con il supporto aggiuntivo di una piccola memoria flash NAND, che è la stessa tipologia a stato solido che troviamo montata sugli SSD e che si ritrova anche nelle pen drive, come pure in fotocamere digitali, lettori MP3 e negli smartphone.
Come funzionano
In quella piccola porzione di memoria flash del disco ibrido avviene il caricamento di file e applicazioni, in maniera più o meno automatica a seconda del tipo di disco, che siamo soliti usare con maggiore frequenza, in modo da consentire un accesso rapido ai dati. Tutto il resto
avviene attraverso il tradizionale metodo di archiviazione dei dischi magnetici, garantendo quindi le peculiarità degli HDD, ovvero una capienza più o meno elevata e una lunga durata di memorizzazione, due aspetti che spesso risultano essere delle criticità invece delle unità a stato solido.
Formato
Proprio come per i dischi meccanici o magnetici che dir si voglia, gli hard disk ibridi si presentano in due tipologie di formato, ovvero
- Versione portatile da 2,5 pollici
- Versione desktop da 3,5 pollici
I primi garantiscono maggiore facilità di trasporto e maneggevolezza, i secondi sono invece più solidi e resistenti ma anche più ingombranti.
Vantaggi
Vediamo adesso quali sono i principali vantaggi degli hard disk ibridi, che sono sorti proprio per mettere insieme le migliori virtù dei due prodotti di partenza: in sintesi con i SSHD abbiamo
- Ampia possibilità di capienza
- Performance di archiviazione più rapide
- Maggiore resistenza
- Facilità di gestione
- Silenziosità
- Costi inferiori a un SSD
- Compatibilità con la maggior parte dei sistemi operativi esistenti
Concretamente grazie a un disco SSHD è possibile avviare qualsiasi sistema operativo in pochi istanti e aprire le applicazioni più pesanti in maniera sostanzialmente immediata. Come disco esterno per conservare dati risulta essere un prodotto pratico ed economico, certamente molto più di un’unità a stato solido, mentre in assoluto il prodotto meno costoso resta un disco magnetico HDD.
SSHD: dove e quando usarli
Laddove sia richiesta la massima velocità di risposta del dispositivo, un hard disk ibrido risulta essere il prodotto con il rapporto qualità-prezzo ideale. Una prima categoria di utenti indicati è chi svolge determinate professioni in cui ci si trova a gestire file molto pesanti, per cui un’apertura celere dei documenti e delle applicazioni risulta essere fondamentale per ottimizzare i tempi.
Un altro campo in cui l’applicazione degli hard disk ibridi è particolarmente indicata è quello del gaming, giacché i giocatori hanno bisogno di caricare, avviare e memorizzare i risultati dei videogames senza interruzioni o ritardi, rendendo l’esperienza di gioco più piacevole, fluida e dinamica.
Diffusione dei dischi ibridi
Uno dei punti deboli indiscussi della tecnologa SSHD è legata alla limitata diffusione sul mercato di questi prodotti. Come mai? Per rispondere in maniera sintetica a tale questione complessa possiamo dire che è stata una questione di tempistiche che non hanno giocato a favore dei dischi ibridi. Infatti
gli hard disk ibridi nascono in un contesto in cui vi era un elevato costo delle memorie flash ad alte prestazioni che sono alla base del’apparecchio, per cui il prodotto sembrava avere una sua precisa nicchia di mercato. Successivamente lo sviluppo delle tecnologie Eeprom ha reso possibile una produzione di massa delle memorie flash, con conseguente abbassamento dei prezzi, mettendo fuori gioco le ambizioni dei dischi ibridi, a quel punto relegati ad usi più specifici, considerando anche che equipaggiare un disco ibrido con una quantità maggiore di memoria flash aumenterebbe il suo costo senza di contro portare a reali miglioramenti dal punto di vista delle prestazioni.
Il costo
Cercando il miglior prodotto mettendo in relazione costo e capacità di memorizzazione, non c’è dubbio che un disco ibrido sia da preferire a un SSD: infatti per fare un esempio semplice, se acquistiamo un SSHD da 500 GB arriveremo a pagare intorno ai 70-80 euro, mentre un’unità a stato solido con la medesima capienza costerà all’incirca 200-250 euro. Vedere sempre i prezzi sui siti dei produttori perché per natura sono soggetti a cambiamenti, per questo indichiamo solo fasce molto approssimative. Pertanto
un SSD arriva a costare più del doppio di un disco ibrido, risultando decisamente meno conveniente in termini di rapporto qualità-prezzo. Considerando anche che un’unità a stato solido presenta dei limiti di durata di conservazione di dati nel tempo, se si cerca un sistema di archiviazione più rapido e resistente di un disco meccanico HDD, allora la scelta ideale è un ibrido SSHD.
Come trovare il miglior hard disk ibrido
Sebbene come abbiamo detto la diffusione dei SSHD è più limitata rispetto a prodotti concorrenti, c’è comunque un discreto livello di scelta: come trovare il miglior hard disk ibrido del momento? Grazie a strumenti come i comparatori on line
possiamo effettuare un confronto in tempo reale tra le offerte più allettanti in termini di rapporto qualità-prezzo, utilizzando diversi parametri tecnici per verificare prestazioni e capacità del singolo dispositivo. In questo modo risulterà più semplice verificare la presenza di un dispositivo adatto per le proprie esigenze personali e/o professionali, e calibrarlo anche sulle risorse finanziare che si hanno a disposizione per l’investimento.
Anche la lettura di recensioni utenti nei forum specializzati o negli spazi previsti all’interno degli store informatici può aiutare ad avere un’idea più precisa circa il prodotto che ci accingiamo ad acquistare e non sbagliare investimento.