Cosa sono gli hard disk interni con interfaccia SATA? Per i maniaci dell’informatica il funzionamento delle componenti interni di un dispositivo è questione che appassiona, ma per l’utente medio può risultare una faccenda complessa e un po’ ostica. In questa guida dedicata all’argomento cercheremo di spiegare in termini semplici cos’è l’interfaccia SATA e la sua evoluzione nel tempo: la sua introduzione ha sostituito il precedente standard PATA, acronimo di Parallel ATA e anche conosciuto come IDE. Le differenze coinvolgono sia il cavo che il connettore, e le differenti evoluzioni del SATA come interfaccia sono state ritenute necessarie dai programmatori informatici per supportare l’evoluzione dei device in termini di elaborazione dati, velocità e capienza.
Cosa vuol dire SATA?
SATA è l’acronimo di Serial Advanced Technology Attachment, ed indica una tipologia di interfaccia utilizzata per collegare drive di memoria o lettori ottici alla scheda madre di un computer. Pertanto un hard disk interno oggi non può fare a meno di questo standard, che come abbiamo detto nell’introduzione
ha sostituito l’IDE o PATA che dir si voglia mostrandosi sin dal suo avvento molto più veloce nel trasferimento dati, ma non è l’unico aspetto migliorativo del sistema tecnologico. Infatti l’evoluzione del SATA consente una più efficiente ottimizzazione nell’accesso ai dati, ed anche migliore gestione dei drive di memoria in dispositivi informatici moderni come laptop e tablet.
La principale virtù della tecnologia SATA è la capacità di comunicare dati in maniera seriale con la scheda madre, richiedendo meno connessioni per ricevere e trasmettere le informazioni.
La differenza tra SATA e PATA
Le principali differenze tra il SATA e il suo predecessore PATA (o IDE) riguardano due aspetti fondamentali dell’interfaccia, ovvero la forma e la larghezza del cavo, e il tipo di connettore. Si tratta di un argomento molto tecnico, ma cerchiamo di riassumere la differenza fra i due standard sotto questi aspetti nel seguente schema:
- Nello standard PATA il cavo era piatto e largo 5,1 centimetri, mentre con il SATA il cavo si riduce notevolmente permettendo un migliore areazione del cabinet
- Il connettore del PATA era dotato di 40 pin, che si riducono a 7 pin nel SATA
Queste differenze tecniche si riverberano innanzitutto sulla velocità di trasmissione dati: il PATA è arrivato a un massimo di 133 MB/s, mentre le prime versioni partivano addirittura dai 16 MB/s, tempi che oggi appaiono a dir poco antidiluviani considerando la tecnologia odierna da supportare.
Le versioni del SATA
Il SATA ha conosciuto sin dalla sua introduzione nel 2002 diverse evoluzioni, arrivando allo stato attuale a 3 versioni differenti, necessarie per supportare ad esempio dispositivi come gli SSD, ossia le unità a stato solido. Le velocità raggiunte dalle 3 versioni SATA sono le seguenti:
- SATA I, che consente di raggiungere velocità di trasferimento teoriche fino a 1,5 Gb/s, con velocità effettive di 1,2 Gb/s (ovvero circa 150 MB/s)
- SATA II, che consente di raggiungere velocità di trasferimento teoriche fino a 3 Gb/s, con velocità effettive di 2,4 Gb/s, (circa 300 MB/s)
- SATA III, che consente di raggiungere velocità di trasferimento teoriche fino a 6 Gb/s, con velocità effettive di 4,8 Gb/s, (circa 600 MB/s)
Le due evoluzioni del primo SATA sono state introdotte rispettivamente nel 2005 e 2009, e il SATA III ha avuto due ulteriori evoluzioni, in grado di aumentare l’efficienza dell’interfaccia con gli SSD.
La compatibilità
Volendo fare un semplice parallelo possiamo affermare che l’interfaccia SATA sta agli hard disk interni come la tecnologia USB nei dischi esterni. Dunque abbiamo un’ampia diffusione e un miglioramento continuo della velocità di trasferimento dati, ma si pone il problema della compatibilità: le successive versioni SATA funzionano con gli standard precedenti?
Proprio come accade per l’USB, un hard disk che abbia ad esempio un’interfaccia SATA III può funzionare sulle porte SATA I o II, ma la velocità massima indicata si riduce a quella che la porta installata può effettivamente supportare.
Come scegliere un hard disk interno
Proprio come un disco esterno, anche la scelta di un hard disk interno è correlata a una serie di caratteristiche tecniche che ne connotano il valore delle performance. Gli aspetti salienti di un disco fisso per il proprio dispositivo informatico sono:
- Formato
- Capacità di memoria
- Velocità di rotazione disco
- Interfaccia
- Buffer
Altre caratteristiche utili per la scelta sono il tempo di accesso, che indica il tempo mediamente necessario per accedere a un dato in un punto casuale del disco, e la rumorosità emessa, che vien espressa in decibel (dB).
I migliori marchi
Che si tratti di hard disk interni o esterni, le aziende produttrici più rinomate sul mercato sono le medesime, e sono certamente quanto di più affidabile presente sul mercato. In sintesi i migliori marchi in questo campo sono:
- Western Digital
- Samsung
- Toshiba
- Seagate
- Hitachi
- Buffalo
Come trovare il miglior hard disk interno
Per trovare il miglior hard disk interno con interfaccia SATA il consiglio è di affidarsi a siti specializzati che fungono da comparatori on line di prodotto, i quali permettono all’utente di trovare rapidamente il prodotto che fa al caso proprio analizzando le offerte più allettanti del momento. I comparatori infatti
permettono di effettuare un confronto istantaneo tra i vari modelli basandosi sulle caratteristiche tecniche precedentemente indicate come utili parametri. Chi è in dubbio su quale interfaccia SATA acquistare per il proprio device troverà quindi risposta immediata, ma soprattutto potrà trovare il disco fisso che meglio si adatta alle proprie esigenze di utilizzo al rapporto qualità-prezzo ottimale.
Anche se il linguaggio utilizzato spesso è da maniaci dell’informatica, nei forum specializzati si possono trovare utili recensioni utenti che possono aiutare ad orientare verso l’acquisto del prodotto giusto, riportando l’esperienza diretta di altre persone che hanno utilizzato il singolo modello.
Conclusioni
Abbiamo visto cosa sono e come funzionano gli hard disk interni con interfaccia SATA, i quali oggi sono assolutamente fondamentali nella loro ultima generazione evolutiva per interagire con la CPU di device sofisticati come computer, tablet e unità a stato solido. Anche se si tratta di un argomento molto tecnico le informazioni qui riportate possono tornare utili per la scelta del prodotto giusto in grado di soddisfare le proprie necessità.