Che cosa scegliere tra hard disk esterno o Nas per archiviare dati multimediali? I due prodotti presentano specifiche differenze, che comportano anche un esborso differente. In questa guida cercheremo di spiegare in sintesi cosa caratterizza i due prodotti, anticipando che solitamente i Nas, acronimo di Network Attached Storage, solitamente sono utilizzati in ambito aziendale, ma negli ultimi anni hanno conosciuto un certo successo anche in ambito domestico, soprattutto quando in casa vi sono più persone che utilizzano dispositivi informatici e quando si vogliono archiviare file multimediali come musica e film in grande quantità. La scelta tra HDD e Nas spesso è dettata dalla tipologia di esigenza, oltre che dal budget a disposizione.
Come scegliere un hard disk esterno
Per scegliere un HDD dobbiamo tenere in conto alcune caratteristiche tecniche che risultano fattori determinanti per ottenere una piena soddisfazione delle proprie esigenze di utilizzo:
- Formato
- Tipo di alimentazione
- Memoria
- Velocità di connessione
In buona sostanza possiamo scegliere tra HDD portatili da 2,5 pollici autoalimentati oppure HDD per desktop da 3,5 pollici con alimentazione esterna. La quantità minima di capienza considerata accettabile è 500 GB, ma gli esperti ritengono che da almeno 1 TB di memoria si ha lo spazio sufficiente per immagazzinare dati per diverso tempo senza problemi di spazio, ma esistono modelli con taglie ancora superiori, fino a un massimo di 10 TB. I modelli portatili sono comodi e molto maneggevoli, ma bisogna stare attenti a urti e infiltrazioni d’acqua, quelli da desktop sono solidi e resistenti ma anche più pesanti e ingombranti.
Caratteristiche dei Nas
A differenza di un HDD, il Nas è un dispositivo che permette di memorizzare e condividere dati attraverso una rete internet wi-fi, e contiene al suo interno solitamente più unità di hard disk, risultando quindi uno spazio di archiviazione molto più ampio. Tuttavia bisogna saper scegliere un prodotto di questo tipo, poiché altrimenti ci si può trovare fra le mani un modello poco performante e inutilizzabile dopo poco tempo, risultando un acquisto sprecato. Le caratteristiche necessarie per scegliere un Nas riguardano:
- Prestazioni
- Cache
- Interfaccia
- Consumo energetico
- Costo
Un buon Nas per risultare veloce ed efficiente deve avere un quantità di cache sufficientemente elevata, 64 MB solitamente, e come interfaccia viene consigliata dagli esperti la tipologia Sata 3. Poiché una memoria di rete rimane accesa 24 ore al giorno, ottimizzare il consumo di energia elettrica è un fattore determinante, ed anche per questo fattore incide il costo: al contrario di un HDD, per cui si può ottenere un ottimo modello anche spendendo 50 euro per un 2,5 pollici, un Nas solitamente più è economico peggiore risulta sotto il profilo di durata e prestazioni.
Altre caratteristiche dei Nas molto utili permettono di impostare a livelli multipli la condivisione dei file, dotare i file di crittografia e impostare livelli di sicurezza proteggendo l’accesso a determinate cartelle. Quando si hanno più dischi da gestire, bisogna prestare attenzione alla tecnica di raggruppamento usata per gestire le unità, detta RAID, per condividere o copiare i dati su queste ultime. Si suddividono in:
- Raid 0
- Jbod
- Raid 1
- Raid 5
- Raid 6
a seconda anche del numero di dischi alloggiati. Vi sono poi alcune aziende produttrici di NAS che hanno elaborato dei sistemi RAID proprietari, i quali consentono una gestione più semplice dei dischi riducendo al minimo la perdita dei dati.
Conclusioni
E allora cosa scegliere tra Nas e hard disk esterno? In termini di rapporto qualità-prezzo spesso un HDD risulta essere la scelta più conveniente, tuttavia quando si vuole condividere uno spazio di archiviazione fra più utenti, un buon Nas risulta essere una scelta ottimale, a patto di acquistare un modello pienamente funzionale e capiente, non lesinando sul prezzo: si tratta di un investimento importante, ma che ripaga ampiamente nel medio e lungo periodo.